Sebbene, Andres D’Alessandro, non sia mai riuscito a lasciare traccia del suo passaggio in Europa ( il giocatore cresciuto nella cantera del River Plate ha giocato al Wolfsburg, al Porthmouth ed al Real Saragoza) in Sud America continua ad essere un giocatore destabilizzante anche adesso che sta per compiere 35 anni. Le sue qualità tecniche non sono mai state messe in discussione, ma la sua mancanza di regolarità lo ha reso inadatto al calcio europeo e non gli ha permesso di compiere il salto di qualità definitivo. Consapevole di questo suo limite e voglioso di tornare ad essere protagonista, l’argentino è tornato in Sud America nel 2008, dove ha vinto praticamente tutto con l’International di Porto Alegre e dove per un paio d’anni è stato eletto come miglior giocatore del continente.
Archiviati i successi di squadra e quelli personali, a gennaio, il funambolo argentino ha deciso di compiere una scelta di cuore rinunciando ad un ingaggio elevato per tornare a vestire la camiseta del River Plate (la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio). Gli inizi non sono stati incoraggianti, la squadra allenata da Gallardo era fuori condizione e lui si portava da tempo qualche acciacco di troppo, ma con il passare dei mesi, il trequartista, ha prima conquistato il posto da titolare e poi cominciato a trascinare la squadra in campionato ed in Copa Libertadores. Nella partita di ieri notte D’alessandro ha deciso la gara grazie ad una doppietta su calcio piazzato che ha permesso ai suoi di vincere il proprio girone di Coppa, adesso il suo obbiettivo è quello di fare un gol decisivo nella sfida di domenica sera contro il Boca Juniors di Carlos Tevez come nei primi anni di carriera.
Fabio Scapellato