“Regeni fu preso dai poliziotti”, smentita dall’Egitto

Il New York Times l’aveva già sostenuto fin dall’inizio: la polizia averebbe fermato Giulio Regeni prima della sua scomparsa e del ritrovamento del suo cadavere. Adesso sono spuntate delle foto anonime, appartenenti ad apparati egiziani, che confermerebbero che il cooperante italiano si sarebbe trovato nelle mani della polizia prima della scomparsa.

Confermare un fatto simile significherebbe dare una svolta significativa alle indagini e, nel concreto, poter ufficialmente coinvolgere gli apparati di polizia nell’inchiesta della scomparsa e morte di Regeni.
A veicolare tutte le informazioni del caso è l’agenzia Reuters, la quale sostiene che il ragazzo venne consegnato ai servizi segreti la sera della scompaNews sul caso Regenirsa, il 25 gennaio 2016.

Il Ministero egiziano si è affrettato a smentire la notizia, sostenendo l’estraneità della polizia circa la scomparsa di Regeni, cioè mantenendo la stessa linea che il governo e la polizia hanno tenuto fin dall’inizio del caso.
Il New York Times, cinque giorni dopo la conferenza stampa dei primi di febbraio, sostenne che Regeni fu prelevato dalle forze di sicurezza. A dare la notizia, secondo l’autorevole fonte, sarebbero stati tre funzionari della sicurezza dell’Egitto. Ma il governo continua a smentire, le strade battute si intricano e la scarsa collaborazione egiziana non sembra facilitare la risoluzione di questo complesso caso.