I ‘libri umani’, l’invenzione di una libreria per scambiare esperienze

human librarySpesso si sente valutare quanto leggono le persone e si confrontano i risultati di vari paesi, perché leggere è molto importante: allarga la mente, stimola l’immaginazione, favorisce il confronto tra idee diverse, aiuta a capire gli individui attraverso la psicologia dei personaggi. Anche la discussione e il parlare con gli altri dà gli stessi risultati della lettura: così una libreria in Danimarca, nel 2007 con l’ausilio di una associazione no-profit, si è trasformata nella “Human Library” cioè un catalogo di persone che raccontano le proprie esperienze personali. L’idea è nata per promuovere l’integrazione di persone di cultura, razza e religione diverse, che in quel periodo stavano raggiungendo la Danimarca eletta a paese ideale.

Una degli organizzatori, Veena Torchia, con un gruppo di giovani ha creato questa innovazione per fare interagire persone che di norma si sarebbero ignorate. Quando il visitatore sceglie il “titolo” si reca con esso in un’aula di discussione dove il “libro umano” non si limita a raccontare la propria esperienza, ma questa diventa argomento di discussione, quindi avremo tra i titoli: un veterano di guerra in Iraq, un figlio di sopravvissuti all’olocausto, una donna grassa, un ciclista agorafobico, un atleta olimpionico, un bambino che vive in orfanotrofio ecc. La “Human Library” è un’esperienza unica per favorire la socialità.

Daniele Orlandi