Presidenziali austriache: trionfo dell’estrema destra. Salvini: “Immensa gioia”

E’ un altro piccolo tassello nel grande spostamento a destra dell’Europa, ormai sempre più in difficoltà nel riuscire a tenere sotto controllo le spinte reazionarie e conservatrici del continente. Da ieri, infatti, anche l’Austria in procinto di recintare il suo confine ha un rappresentante dell’estrema destra in prima fila nel panorama politico nazionale.

Si tratta di Norbert Hofer, leader del Partito della Libertà (Fpoe), che ha trionfato al primo turno per le elezioni ABD0123-20160129-650x435presidenziali con oltre il 35% dei voti. Secondo posto per il verde Alexander van del Bellen che ottiene il 21% e terzo piazzamento per la candidata indipendente Irmgard Griss, con il 18,8%. Numeri a parte, c’è da dirlo, è il partito ultranazionalista, euroscettico ed anti-immigrazione a segnare veramente il passo di questa prima consultazione elettorale, nella quale erano chiamati a votare 6,4 milioni di austriaci. “Abbiamo scritto la storia- ha esultato il leader Heinz-Christian Strache- oggi inizia una nuova era politica.” Il suo partito, infatti, ha già dichiarato di essere pronto a sfiduciare il governo qualora non voti misure più restrittive nei confronti degli immigrati e, considerando il consenso che sta riscuotendo nel paese, c’è da pensare che abbia tutti gli interessi per farlo. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, sarebbe proprio l’Fpoe a vincere in caso di elezioni generali.

Dall’Italia si è fatto subito sentire il leader del Carroccio, Matteo Salvini, che già da tempi non sospetti ha iniziato la sua paziente opera di connessioni con la galassia antieuropeista, reconditamente fascista, di mezza Europa: “Provo immensa gioia per il grande risultato che si sta delineando in Austria per il nostro storico alleato Fpoe- ha detto-. Quello che mi sconcerta è il pressapochismo con cui vengono definiti destra xenofoba e razzista.” Subito dopo Salvini arrivano parole di giubilo anche da parte di Geert Wilders, leader dell’estrema destra nazionale olandese. Nessun commento dalla francese Marine Le Pen, ma in questo quadro pare chiaro che, ormai, un qualche tipo di saldatura europea sia ad un passo dal delinearsi.

Giuseppe Caretta