Marò, la Corte indiana: “Latorre può restare in Italia fino a settembre”

Massimiliano Latorre potrà continuare a rimanere in Italia sino al 30 settembre 2016. Lo ha stabilito la Corte suprema dell’India che, a termine dell’udienza odierna, ha deciso di prolungare la permanenza del militare italiano, rientrato nel 2014 per gravi problemi di salute, sino alla fine dell’estate.

La decisione è stata motivata con la necessità di attendere gli sviluppi dell’arbitrato tra i due Paesi che la Corte permanente dell’Aja sta conducendo su richiesta delle autorità italiane. E’ infatti previsto per il 16 settembre la Rientro dei Maro' in Italia per la licenza nataliziaconsegna del fascicolo che il nostro Paese ha intenzione di consegnare alla Corte in qualità di sintesi delle proprie aspettative giudiziarie, dopodiché si dovrà attendere una presa di posizione da parte del tribunale. “Vediamo cosa succede”, ha quindi concluso il giudice Dave chiudendo l’udienza.

Ma per l’Italia, tutto ciò, non è ancora sufficiente. Innanzitutto viene misconosciuto il ruolo decisionale delle autorità indiane, adesso che il caso è finito nel campo della giurisdizione internazionale: “La giurisdizione indiana è sospesa e senza valenza giuridica”, ribadiscono le istituzioni italiane. L’Italia “conferma di riconoscersi infatti nell’Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni fino alla conclusione del percorso arbitrale avviato dal Governo nel giungo dello scorso anno”.

In secondo luogo, ricordano dalla Farnesina, l’Italia ha presentato anche una richiesta di rimpatrio del fuciliere Salvatore Girone e la permanenza nel Paese patrio fino alla conclusione della procedura penale. Si attende quindi nei prossimi giorni la decisione del Tribunale anche in merito a questa seconda, importante richiesta.

Giuseppe Caretta