Grillo attacca i giornali: “Hanno ucciso Gianroberto Casaleggio”

Dopo i giorni del cordoglio, Beppe Grillo torna all’attacco durante il suo spettacolo comico in scena a Catania. Vittime del suo rimbotto sono, ancora una volta i giornalisti, colpevoli, stando alle sue parole, di aver condannato a beppe-grillomorte Gianroberto Casaleggio, l’ideologo del movimento Cinque Stelle recentemente scomparso. Come ha ricordato lo stesso comico, infatti, il guru pente stellato è stato a lungo celebrato e ricordato con editoriali sulle più importanti testate giornalistiche, testate che, inveisce Grillo, “erano state tutte querelate da Gianroberto”, che molto aveva patito per le critiche rivoltegli dalla stampa anzi, prosegue nel suo ispiratissimo monologo, “è morto per quegli articoli.”

Un attacco che non è il primo e non sarà l’ultimo, in un’esposizione mediatica che in questi ultimi anni si è a lungo giocata sul filo del rasoio fra il sensazionalistico ed il grottesco. Eppure Grillo appare veramente commosso, forse per il ricordo, ancora troppo recente, dell’amico scomparso improvvisamente lasciando ai suoi adepti, ai suoi seguaci, un’amara eredità politica. Nessun leader, dopo Gianroberto, ricorda Beppe Grillo dal palco, perché “solo i bambini hanno bisogno di un leader, come se fosse un ombrello sotto cui ripararsi”, ma  una piattaforma che si chiama Rousseau e che adesso si trova fra le mani del figlio Davide, vero depositario della conoscenza paterna e del suo potere informatico. Poi, però, Grillo inscena una sorta di investitura religiosa, dispensando ai presenti, tra i quali moltissimi militanti dei 5S, delle caramelle a forma di grillo come fossero delle ostie, il corpo e il sangue di Beppe: “Tu diventi me- dice al deputato siciliano Giancarlo Cancellieri- tu diventi leader”, ed in questa specie di delirio d’onnipotenza lo stupore, frammisto a risate, fa scordare qualunque cosa, anche il lutto per la morte d’un uomo e l’arringa contro i suoi presunti assassini.

Giuseppe Caretta