Abdeslam accolto con fischi. Detenuti islamici radicali: “Dovevi farti esplodere”

Dura accoglienza per Salah Abdeslam nella prigione francese di Fleury-Merogis. L’ex primula rossa del terrorismo islamico, estradato in Francia due giorni fa per rispondere degli attentati del 13 novembre a Parigi, è infatti stato subissato di fischi da alcuni detenuti affiliati all’estremismo religioso.

Stando al racconto fatto da un sindacalista del penitenziario, il giovane sarebbe adesso in isolamento. Decisione salah_3597323bmotivata, appunto, dall’esigenza di assicurare la sua incolumità. Ciò che gli viene rimproverato da coloro che hanno accolto il suo ingresso con “buu” e fischi di contestazione, è di non essere andato sino in fondo durante gli attacchi parigini e di non essersi fatto esplodere come gli altri compagni kamikaze.

A questa motivazione di ordine “dottrinale”, inoltre, ne segue un’altra più squisitamente personale, e cioè il fatto che il suo trasferimento nel penitenziario sia stato fin troppo scenografico, con elicotteri, giornalisti al seguito, ed un ingente spiegamento di uomini e mezzi.

Tutto ciò ha creato i presupposti di una difficile permanenza in territorio francese. Ed anche se il suo avvocato ha spiegato che Abdeslam sta impazientemente attendendo l’interrogatorio del 20 maggio perché “vuole spiegarsi al più presto davanti alla giustizia francese”, le parole più dure nei suoi confronti arrivano dall’ex legale belga del giovane, Sven Mary: “Abselsam- avrebbe detto- è un povero coglione che viene dalla piccola delinquenza, uno che segue, non certo un capopopolo. Ha l’intelligenza di un posacenere vuoto.”

Giuseppe Caretta