Ci sono tanti modi per fare beneficenza e diversi motivi che spingono a donare, dalla bontà d’animo al senso di colpa di chi ha tanto: ma uno dei motivi più rari è la riconoscenza. E’ difficile pensare che una persona “fortunata” abbia un debito con una persona “sfortunata” come un senzatetto! Per il sesantaduenne francese Michel Flamant pagare il debito di riconoscenza a Jerome Aucant era una questione d’onore. L’uomo, un panettiere, ogni mattina salutava il senzatetto spesso offrendogli la colazione, finché un tragico avvenimento ha trasformato la loro conoscenza in amicizia: un giorno di dicembre una fuoriuscita di monossido di carbonio, un gas inodore, causato da una stufa difettosa ha pian piano intossicato Flamant portandolo ad un passo dal perdere la vita; Aucart è stato l’unico ad accorgersi del rischio, a chiedere aiuto e a farlo portare in ospedale dove è rimasto ricoverato per 12 giorni.
Tornato al suo negozio il panettiere ha assunto il senzatetto come lavoratore part time e pur essendo un padrone esigente si è reso conto che il suo dipendente ci metteva impegno, buona volontà e capacità. Poiché da un po’ pensava di vendere l’attività dal momento che nessuna delle sue tre figlie aveva intenzione di succedergli, ha deciso di cederla ad Aucant per 1 euro perché la legge non permetteva di regalarla e ritirarsi a vita privata da pensionato dopo quasi 40 anni di lavoro. Il senzatetto riconoscente al panettiere sta cercando di imparare il più possibile in termini di lavoro e di gestione dell’attività e da Settembre diventerà il nuovo titolare, cercando di meritare il regalo ricevuto da una persona di buon cuore.
Daniele Orlandi