Caso Regeni, “La banda accusata del rapimento è stata assassinata”

Due testimoni egiziani, che sono sotto anonimato per timore di rappresaglia, hanno sostenuto con l’Associated Press che la banda accusata del rapimento e dell’omicidio di Giulio Regeni sarebbe stata costretta al silenzio, assassinata in un’esecuzione “a sangue freddo” per mettere a tacere la loro estraneità ai fatti.

Le forze dell’ordine avrebbero eliminato nel corso di quello che è stato poi chiamato uno “scontro a fuoco” i presunti rapitori. I testimoni hanno detto che i cinque uomini che sono stati uccisi, membri della banda, non erano armati, ma che la polizia li ha accerchiati sul veicolo nel quale viaggiavano ed ha iniziato a sparare.

regeniLa strage sarebbe avvenuta verso le sei del mattino; i testimoni sostengono che coloro che erano riusciti ad uscire dal veicolo vennero uccisi a sangue freddo. I corpi furono lasciati per strada per almeno dieci ore, hanno sostenuto i testimoni. Non solo, la polizia ha ritirato i filmati che testimoniavano l’avvenuto, confiscandoli.

La figlia di quello che era considerato il capo della banda criminale aveva già detto di come pensasse che le cose fossero andate, e vale a dire che la scusa della banda fosse solo un tentativo puerile di far ricadere la colpa su altre persone. I punti oscuri ci sono, e molti: fra l’altro nello “scontro a fuoco” la polizia non aveva ricevuto altro danno che qualche botta alle automobili.