Quella dell’insegnante è una delle professioni più delicate al mondo. Una professione che, se ben svolta, può contribuire (in maniera importante) a formare l’individuo. Ecco perché in molti Paesi si sente l’esigenza di dedicare ai maestri e ai professori di ogni ordine e grado un’intera giornata. Per testimoniare l’apprezzamento e la gratitudine per quello che quotidianamente fanno per rendere il mondo un posto migliore. Il 3 maggio è la giornata dedicata agli insegnanti americani che Google ha scelto di omaggiare con il doodle del giorno.
Come viene giustamente sottolineato nella breve descrizione che accompagna l’animazione odierna, risulta pressoché impossibile misurare l’impatto che un insegnante può avere sui suoi discenti. Ma a ben guardare, si tratta di un risultato che può essere verificato col tempo, quando gli insegnamenti e le conoscenze trasmesse (e non parliamo ovviamente solo di conoscenze scolastiche) si trasformeranno in imput destinati a cambiare le vite di ognuno di loro e, perché no, dell’intera umanità. All’origine di ogni grande scoperta che ha finito per rivoluzionare il nostro modo di pensare o di vivere c’è, infatti, quasi sicuramente, uno stimolo instillato, nella mente dell’inventore, da un grande insegnante. Ovvero da una figura che ha saputo entrare in reale “comunione” con gli studenti, riuscendo ad accendere la fame di conoscenza e la sana curiosità che ha portato alcuni di loro a fare la differenza.
La giornata di oggi – che celebra solo gli insegnanti americani – si differenza dalla Giornata mondiale dell’insegnante che si festeggia, dal 1994, il 5 ottobre in tutto il mondo. E segna la ricorrenza di una festa laica concepita, come già detto, per rendere omaggio all’inestimabile valore di questi “servitori civili” che hanno scelto di dedicare le loro vite alla formazione di generazioni di cittadini. La doodler Nate Swinehart lo ha fatto a modo suo: proponendo l’immagine di un’insolita scolaresca costituita da matite. Una riproduzione divertente e scanzonata con cui l’artista è riuscita perfettamente a rendere l’idea del microcosmo esistenziale della classe. Dove si delineano le più diverse personalità che l’insegnante deve cercare di seguire ed orientare con affetto, dedizione e pazienza. E che deve “orchestrare” con maestria, scongiurando insidiose “stonature”. Senza tralasciare l’aspetto più tecnico: quello che riguarda la sorveglianza sui compiti che gli studenti devono regolarmente fare a casa.
Maria Saporito