Il doodle del giorno: omaggio a Sigmund Freud

doodleL’incidenza che le teorie di Freud continuano ad esercitare sulle nostre vite è innegabile. Nel giorno in cui avrebbe compiuto 160 anni, Google non poteva esimersi dal dedicare il doodle del giorno al padre della psicanalisi. E lo ha fatto affidando l’omaggio a un artista che è riuscito a realizzare un disegno carico di rimandi e suggestioni.

Evitando di prolungarci sulla biografia del neurologo austriaco (che potrà essere facilmente reperita ovunque), ci sembra più funzionale e interessante rimarcare – oggi più che mai – quanto le sue teorie continuino ad infiammare i dibattiti tra accademici ed addetti ai lavori. E quanto le sue idee siano riuscite a penetrare nella quotidianità di ognuno di noi, costringendo anche i più restii a confrontarsi con un mondo “sommerso” che può rivelare tanto. A ben guardare, infatti, la grande intuizione di Freud fu quella di comprendere che occorreva andare al di là della superficie delle cose. E che anche la mente più turbata poteva trovare la chiave per “auto-medicarsi”, se supportata lungo il percorso faticoso della psicoanalisi che può condurre alla “lettura” dell’inconscio e all’interpretazione delle proiezioni più nascoste.

Morto a Londra nel 1939, a causa di un cancro alla bocca che gli costò l’asportazione della mascella e procurò immani sofferenze, Sigmund Freud ha lasciato un grande vuoto. Che, come tutti i più grandi, è però riuscito a colmare con la “robustezza” delle sue idee che gli sono sopravvissute. Il doodler Kevin Laughlin ha scelto oggi di celebrarlo con un disegno quanto mai suggestivo. Rappresentando  il volto di Freud come un iceberg che emerge da una vasta area nebulosa che rimanda alla profondità della mente umana. Senza tralasciare l’importanza dell’orizzonte – delicatamente enfatizzato dalla presenza di una nave che si muove sulla superficie dell’acqua – che simboleggia il risultato a cui può condurre la pratica freudiana. Una pratica che prende le mosse dalla “comunione” tra paziente e dottore, che può spianare la strada a consapevolezze risolutive.

Maria Saporito