Il patto sui migranti fra Erdogan e l’Unione Europea potrebbe rischiare davvero grosso. Infatti Erdogan ha sostenuto che egli non modificherà la legge sul terrorismo nazionale, la cui modifica però rientra nei 72 punti richiesti dall’Europa per eliminare il visto dei cittadini turchi nell’Unione Europea.
Erdogan ha sostenuto “Andiamo avanti per la nostra strada“. La Turchia sostiene che il fatto di dover affrontare spesso gli attacchi di separatisti curdi e dell’ISIS, che ormai giorno sì e giorno no commette crimini nella nazione, sia una giustificazione sufficiente per mantenere le dure linee sul terrorismo. E questo punto così delicato potrebbe rompere l’intesa, già fragile, fra Ankara e l’Unione Europea, mettendo a repentaglio innanzitutto il piano migranti così come concepito.
La Commissione Europea ha invitato Ankara a prendere atto di altre modifiche e riforme che si rendono necessarie entro le prossime settimane. Ma Erdogan respinge tutto al mittente, perfino le vere motivazioni delle dimissioni dell’ex primo ministro. Insomma, linea dura fra Ankara e Bruxelles, e intanto la tanto agognata e sofferta intesa sui migranti vacilla, e questo potrebbe costringere entrambe le forze a dover rivedere le loro posizioni: l’Europa, per non far fallire l’intesa sulla migrazione, e la Turchia, per ottenere l’esenzione dal visto per i suoi cittadini.