Sono sempre più i Comuni d’Italia che danno la possibilità ai propri cittadini di comunicare la propria volontà di donare organi e tessuti in caso di morte prematura. Su base quotidiana (come è possibile constatare facendo ricerche su Google News) sono sempre più le giunte comunali che si adeguano a questa possibilità data dalla legge n.98 del 9 agosto 2013 (noto altresì come Decreto del Fare).
In cosa consiste esattamente la novità? In pratica, nella parte posteriore della carta d’identità verrà apportata una scritta che evidenzierà la volontà eventuale del cittadino ad essere donatore di organi e tessuti in caso di morte prematura (volontà che dovrà essere comunicata in occasione del rinnovo del documento).
La donazione rappresenta sicuramente un gesto generoso ma che comunque è ancora discretamente controverso (basti considerare che ci sono anche professioni religiose – come quella dei Testimoni di Geova – che non consentono questa pratica): con questa sistematizzazione, quantomeno, una parte delle controversie (quelle più propriamente burocratiche) viene meno.
Ma cosa può essere donato? Gli organi e i tessuti che possono essere donati sono cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino e ancora tessuti tra cui la pelle, le ossa, i tendini, la cartilagine, le cornee, le valvole cardiache ed i vasi sanguigni.