Che Kim Jong-un fosse un leader imprevedibile, questo era già risaputo. Ma sicuramente ha colto di sorpresa tutti la sua uscita di ieri, quando ha sostenuto che la Corea del nord “è uno stato nucleare responsabile”. Dopo i lanci dei missili, provocatori, che hanno fatto tremare il mondo, Kim sostiene che la Corea del Nord non userà le sue armi per prima a meno che non vi sia un attacco ostile con bombe atomiche. C’è solo da sperare che sia vero.
Kim ha pronunciato il breve discorso di fronte ai delegati del Congresso del partito dei lavoratori, che è stato convocato per la prima volta dopo 36 anni per questo annuncio. Le dichiarazioni di Kim potrebbero apparire come un’apertura da parte del solitamente ostile leader della Corea del Nord.
Ma bisogna andare cauti: non è la prima volta che Kim si lascia andare a discorsi che fanno pensare ad una distensione dei rapporti fra la nazione nord coreana ed il resto del mondo, e poi nelle parole o nei fatti smentisce tutto poco dopo. Però bisogna anche ammettere che Kim questa volta ha detto che “seguirà fedelmente” gli accordi di non proliferazione nucleare, e che distenderà anche i suoi rapporti con le altre nazioni “ostili” (il riferimento è agli USA, forse anche alla Corea del Sud).