L’AIDS è una malattia terribile, ma non se ne parla ancora abbastanza. Quella dell’HIV è una malattia che striscia e colpisce quando meno ce lo si aspetta. E colpisce soprattutto i giovani, di età compresa fra i 25 ed i 29 anni; il 25% di loro, però, si accorge di essere ammalato troppo tardi, quando l’infezione è in fase avanzata. In Italia sono almeno 4mila ogni anno le vittime di HIV, una ogni due ore. Sono 120mila le persone che convivono con l’HIV, ed il contagio sembra non fermarsi mai.
Queste stime e questi dati, pensati per non far calare il drappo del silenzio sulla tragedia del virus dimenticato, arrivano poco prima dell’inizio dell’Italian Conference of Aids and antiviral research, un congresso a tema che si terrà nel capoluogo meneghino dal 6 all’8 giugno.
L’HIV colpisce soprattutto gli uomini, diminuisce l’incidenza fra le donne. La maggior parte degli uomini si ammala a 39 anni, le donne a 36. Molti non si sottopongono al test HIV, ma l’importante, bisogna ripeterlo, è la prevenzione. Evitare comportamenti a rischio: la malattia è sempre in agguato. E se si pensa di essere infettati, sottoporsi al virus. Oggi con l’HIV è possibile vivere a lungo, ma bisogna iniziare il prima possibile l’apposita terapia retro virale per poter combattere attivamente l’infezione.