ThyssenKrup, la Cassazione conferma le pene dei sei imputati

Giustizia è fatta. Le vite dei sette operai morti nel rogo della ThyssenKrupp ormai sono perdute, ma la Cassazione ha confermato le condanne per gli imputati del disastro colposo, e le famiglie delle vittime possono almeno tirare un sospiro di sollievo. Si conclude, dopo anni, l’odissea delle famiglie degli operai che, nel 2007, hanno trovato la morte nella fabbrica dove lavoravano a causa di un incendio e della carenza dei sistemi di prevenzione e di controllo delle emergenze.

Omicidio colposo plurimo e violazione delle norme sulla sicurezza: la Cassazione ha confermato tutte le condanne per gli imputati. dopo il ricorso che essi avevano fatto perché la Cassazione annullasse la precedente sentenza e ponderasse anche se ammettere le attenuanti per alcuni di loro.
Invece no, la Cassazione ha deciso di mantenere il verdetto della corte precedente. Per i quattro imputati italiani si aprono immediatamente le porte delle carceri: i due imputati tedeschi, invece, verranno incarcerati in thyssenGermania, dove probabilmente sconteranno una pena più breve in virtù del diverso codice penale.

Le famiglie delle vittime si sono dette soddisfatte della sentenza. Quando ieri sera il Sostituto Procuratore della Cassazione aveva richiesto l’annullamento delle condanne, molti di loro erano scoppiati a piangere, altri erano usciti indignati dall’aula, altri ancora avevano inveito contro i giudizi. In tarda serata, però, è giunto il verdetto della Cassazione.
Oggi è stata proclamata la giustizia. Ringraziamo i giudici per quello che hanno fatto, oggi qualcuno ci ha aiutati” ha commentato l’unico sopravvissuto della strage della ThyssenKrupp, Antonio Boccuzzi, dopo la lettura della sentenza.