Comunali Roma: sorprese e frecciate in attesa del voto

CampidoglioA tre settimane dal voto, la campagna elettorale romana continua a regalare colpi di scena. L’esclusione dalla corsa di Stefano Fassina (a “salvarlo” potrebbe essere solo il Consiglio di Stato, ma la possibilità si preannuncia assai risicata) ha sparigliato le carte a sinistra insinuando una frattura (per ora solo ufficiosa) con gli ex di Sel che potrebbero intervenire a sostegno di Roberto Giachetti. Il quale ha invitato esplicitamente a non cedere alla tentazione dell'”antirenzismo”, cercando di rosicchiare consensi alla competitor del M5S. Che ha incassato, invece, un inedito e inaspettato endorsement da parte di Matteo Salvini, mentre Alfio Marchini rischia di rimanere ai box per colpa della sua Ferrari.

“Se ci fosse un ballottaggio Giachetti-Raggi, voterei la Raggi“. A dichiararlo ieri, nello studio televisivo di Lucia Annuziata, è stato il segretario della Lega, Matteo Salvini. Che, sia ben chiaro, è comunque convinto che la corsa finale al Campidoglio sarà tutta al femminile e proporrà un testa a testa tra la Raggi e Giorgia Meloni di cui Salvini è alleato della prima ora. Ma nel caso (remoto?) in cui le cose non dovessero andare secondo gli orientamenti forniti dai sondaggi, il leader del Carroccio non avrebbe alcun tentennamento. “Il M5S ha aggiunto – ha portato una bella ventata di onestà e pulizia, non temo chi porta energie nuove. Ci dividono il tema della sicurezza e dell’immigrazione, su questo loro sono più accoglienti della Boldrini”. “Non voterei mai un candidato del Pd perché il problema dell’Italia è il chiacchierone Renzi – ha rincarato Salvini – Io un uomo del Pd non lo voto nemmeno sotto tortura”.  

L'”antirenzismo” imperante rischia, insomma, di compromettere pesantemente le chance del candidato democratico impegnato nella campagna per le Comunali capitoline. Che ha, per questo, cercato di correre ai ripari precisando: “Si vota sui problemi di Roma, non sono né elezioni politiche né il congresso del Pd. E poi si sa – ha aggiunto Roberto Giachetti – io le mie idee le porto avanti a prescindere da Renzi. Si è visto al referendum sulle trivelle”. E Alfio Marchini? La sua dichiarazione sull’utilitaria usata in campagna elettorale lasciando in garage la Ferrari di cui è proprietario gli ha procurato qualche problema. Mi ricorda Marino che arrivava in macchina e poi gli ultimi metri li faceva in bicicletta per fare il fenomeno”, ha commentato Matteo Salvini. Marchini fa cose di giorno per poi cambiarle di notte – ha rincarato la dose Roberto Giachetti – Fino a qualche settimana fa, la mattina dichiarava di essere libero dai partiti e la sera si metteva d’accordo con Berlusconi e Alemanno. Il gesto è in linea con la sua campagna elettorale”.

Maria Saporito