La notizia arriva intorno alle 22:30: la lista Sinistra per Roma, a sostegno del candidato sindaco Stefano Fassina, è stata riammessa alla competizione elettorale.
Il Consiglio di Stato ha così ribaltato la sentenza del Tar del Lazio, che aveva escluso la sinistra romana dal voto per le comunali per alcuni vizi di forma.
Le motivazioni che avevano portato all’esclusione della lista di Fassina erano essenzialmente due: in alcuni casi nei moduli è assente la data di presentazione; in altri casi è stato utilizzato un modulo vecchio, che non prevede l’indicazione delle direttive previste dalla Legge Severino in merito alle cause d’incompatibilità.
Il Consiglio di Stato ha invece riconosciuto la fondatezza dell’appello: nella sentenza emessa ieri, si legge che “i presentatori della lista sono stati ‘indotti in errore’, circa la regolarità degli adempimenti prescritti, dal comportamento tenuto dalla stessa amministrazione e, in particolare, dall’adozione della nota in data 7 maggio 2016, con cui il segretario comunale di Milano ha attestato la completezza della documentazione depositata e la presenza, in essa, delle dichiarazioni sostitutive attestanti l’insussistenza delle condizioni di incandidabilità”.
Grande esultanza nell’entourage di Fassina e in tutta Sinistra Italiana. Ora l’obiettivo è mettersi alle spalle le polemiche e le tensioni degli ultimi giorni con la base romana di SEL. “Voltiamo pagina – è l’appello di Fassina – ripartiamo tutti insieme di slancio. Le responsabilità di Roma sono troppo grandi. Questa notizia è la fine di un incubo”.
Chi non può esultare è Roberto Giachetti, candidato sindaco del Partito Democratico: la riammissione della lista Fassina non può che ostacolare la sua corsa al trono capitolino. Tuttavia, in un tweet, Giachetti ha espresso fiducia nel secondo turno: “Sono contento, andiamo avanti convinti che il popolo di centrosinistra sarà unito al ballottaggio“.