Lino Toffolo, attore comico ma anche musicista e regista nato a Murano nel 1934, si è spento ieri nella sua casa di Murano nonostante i tentativi di salvarlo. L’uomo si era rotto un polso, ma i motivi della morte sono da ricercare nei problemi al cuore, troppo debole per reggere. A 81 anni ci lascia così colui che è stato definito un simbolo di Venezia, nato e vissuto nella sua grande città sulle acque.
Aveva scritto la sigla di “El Listòn”, era stato il suo esordio nella RAI veneta. Poi aveva lavorato a Milano, al Derby, come Renato Pozzetto e Massimo Boldi e molti anni. Con Lina Wertmüller, nel ’68, comincia a lavorare nel cinema: con Mastroianni lavora in Culastrisce Nobile Veneziano, con Gassman invece in Brancaleone alle Crociate. Attore versatile, sempre pronto a far ridere e a stupire, si mette in pausa prima di tornare a teatro interpretando Goldoni in uno show tutto originale. Regista e produttore di “Nuvole di Vetro”, ambientato proprio nella sua città di nascita, segue ancora tante produzioni del cinema e della televisione. La sua morte ha commosso Venezia e non solo.
“Venezia perde un gigante della cultura e dello spettacolo. Lino Toffolo oltre che essere stato uno straordinario attore, e la sua carriera lo dimostra, lavorando al fianco di gente del calibro di Mastroianni e Gassman, ha rappresentato il testimone di una venezianità che non c’è più” sostiene Davide Zoggia, veneziano e parlamentare PD.