Che l’arte contemporanea abbia portato all’estremo il concetto di “opera” è cosa ormai nota anche ai non addetti ai lavori. Che anche ciò che opera non è possa diventarlo è una processo semantico sul quale, da decenni, la comunità artistica si interroga e si reinventa.
E proprio in questo campo ambiguo è arrivata la provocazione di un giovane visitatore del Moma di San Francisco, in un “esperimento” che è rivelatore di quanto, davvero, il concetto di arte sia ormai un campo proteiforme nel quale è difficile mantenere una direzione univoca. Passeggiando per le sale del museo, il diciassettenne TJ Khayatan ha deciso di provare a lasciare in terra i propri occhiali per capire in che modo i visitatori avrebbero potuto interpretarli. Il risultato è stato stupefacente, con decine di persone ferme ad osservare quella che è stata interpretata come un’opera d’arte, con tanto di estimatori pronti ad inginocchiarsi per fotografarla. Come diceva Goethe la bellezza, evidentemente, è davvero negli occhi di chi guarda.
Giuseppe Caretta