E’ stato liberato con un blitz delle forte di polizia messicane il calciatore 25enne Alan Pulido, attaccante dell’Olympiakos di Atene rapito nella notte tra il 28 e il 29 maggio al termine di una festa a Ciudad Victoria, cittadina a nord del Messico.
A darne notizia sono le fonti locali, che spiegano anche i dettagli del sequestro. Rientrato in Paese al termine del campionato ellenico (vinto proprio dall’Olympiakos), il calciatore stava rientrando a casa assieme alla sua fidanzata quando la loro vettura è stata affiancata da altre automobili sui quali viaggiavano i sequestratori. Obbligati a fermarsi, il giovane atleta sarebbe stato portato via con la forza da uomini armati, mentre la ragazza è stata lasciata libera. E già dalla mattina successiva al rapimento era stata messa in atto un’estesa operazione di ricerca alla quale hanno partecipato esercito e polizia.
Trovato e liberato, il calciatore è stato immediatamente trasferito all’ospedale di Ciudad Victoria per tutti gli accertamenti medici del caso anche se, stando alle foto pubblicate in queste ore, le sue condizioni sono apparse subito buone.
E’ quindi tutt’altro che debellata l’emergenza rapimenti ai danni di calciatori e loro familiari che, sempre più spesso, torna a farsi sentire in Sudamerica: nel 2014 toccò al padre adottivo di Carlos Tevez, che fu liberato solo dopo il pagamento di 40 mila euro. Prima ancora fu la sorella del calciatore Hulk, nel novembre 2012, ad essere rapita da un amico di famiglia. Anche allora, come nel caso del giovane Pulido, non fu necessario pagare alcun riscatto.
Giuseppe Caretta