L’ISIS continua a perdere terreno e roccaforti. Dopo la ‘cacciata’ da Sirte, lo Stato Islamico viene buttato fuori anche da Falluja, in Iraq.
Nel centro della città irachena non c’è più la bandiera nera del terrore, ma torna a sventolare quella rossa, bianca e nera a strisce orizzontali. La riconquista del municipio di Falluja è avvenuta ad opera degli eserciti governativi, con la copertura dei caccia della coalizione internazionale a sostegno. Sul terreno, però, i militari di Bagdad hanno agito in piena autonomia, dando un grosso peso politico alla vittoria su tutta la linea.
Manca ancora qualche quartiere per poter affermare che la città sia nuovamente sotto il totale controllo del Governo iracheno. Lo Stato Islamico è ormai accerchiato in pochi plessi, tra questi l’ospedale. La vittoria totale va pertanto profilandosi, dopo settimane di dura battaglia con numerosi attentati kamikaze.
Falluja viene liberata dall’ISIS dopo ben due anni: l’obiettivo diventa ora Mosul, nel Nord dell’Iraq, ed è immaginabile una repentina nuova offensiva da parte dell’esercito iracheno, per quella che si preannuncia come una battaglia decisiva.
Anche in questo caso, come per Sirte, molti osservatori ritengono che a conti fatti la resistenza dei miliziani del califfato è stata piuttosto modesta. La nuova tattica dello Stato Islamico sarebbe improntata infatti sulla difensiva, date le numerose sconfitte degli ultimi tempi.