A sette anni dalla morte del grande re della musica americana, si ritorna a parlare di Michael Jackson. Un alone di mistero ha da sempre ricoperto le vicende legate al cantante, come quelle che riguardavano le accuse fatte allo stesso di possedere del materiale pedopornografico.
E’ accaduto nel 2003 che la polizia ha scovato tale materiale nella villa del cantante, materiale che mostrava anche dei filmati sessuali con adulti e bambini. Il sito “RadarOnline” fa un po’ di chiarezza sulla vicenda, scrivendo: “Quei documenti dimostravano che Jackson era un predatore sessuale, dipendente dalle droghe e manipolatore che utilizzava immagini cruente con uccisioni di animali e di natura sessuale esplicita, ma anche con perversioni fra adulti per piegare i bambini ai propri desideri. […] Era anche in possesso di immagini disgustose e shockanti di torture inflitte a bambini, foto di minori e adulti nudi, immagini bondage e sadomaso“.
Per quell’accusa, il re del pop è stato condannato a venti anni di carcere, che poi si sono di gran lunga ridotti, poiché Michael Jackson è stato risollevato dall’accusa. Ciò che si mormora è che poco prima della sua morte, Michael Jackson avrebbe donato circa 200 milioni di dollari a le circa venti vittime di abusi sessuali.
Stefania Titone