Ci sarebbe un sospettato per la morte di Beau Salomon, lo studente del Wisconsin scomparso giovedì a Roma e ritrovato ieri lungo l’argine del Tevere, all’altezza di Ponte Marconi.
Si tratta di Massimo Galioto, un 41enne romano, senza fissa dimora, che la polizia ha provveduto a fermare con l’accusa di omicidio aggravato.
Salomon era giunto a Roma la mattina di giovedì. Avrebbe dovuto frequentare un corso di 5 settimane alla John Cabot University, situata a Trastevere. Nemmeno il tempo di sistemarsi che il compagno di stanza lo convince a fare un giro in piazza Trilussa, per assaporare un pò di movida romana. I due erano insieme ad altri studenti statunitensi.
Verso l’una di notte Salomon fa perdere le sue tracce. Il mattino dopo, non vedendolo rientrare, il suo coinquilino dà l’allarme. Da lì le ricerche, con appelli di famiglia e amici su giornali e Internet, fino al tremendo ritrovamento. Ci sarebbero anche dei testimoni – una coppia italiana, ndr – che avrebbero visto in lontananza un uomo gettare un altro individuo in acqua all’altezza di ponte Garibaldi, verso le 2 di notte.
Probabilmente si trattava proprio di Beau Salomon, che è stato rinvenuto con una profonda ferita alla testa e la maglia sporca di sangue.
Secondo le indagini della squadra mobile, diretta da Luigi Silipo, la sua carta di credito è stata utilizzata a Milano: da giovedì sono state spese circa 1500 euro.
Disperati i genitori del 19enne americano, che era salito agli onori della cronaca negli Stati Uniti per aver sconfitto da bambino una rara forma di cancro grazie a una serie di operazioni e a un lungo ciclo di chemioterapia.