Una storia di prostituzione arricchita da un contorno esotico e mistico è quella che è venuta fuori dopo l’arresto di Enoghayin Egharevba nigeriano di 29 anni da tempo trasferitosi in Italia ed ora agli arresti con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Residente da anni a Cagliari, quest’uomo era nel mezzo di un giro di prostituzione che, dietro la promessa di una vita migliore, faceva approdare in Italia le sue giovani connazionali, le quali, una volta arrivate sul suolo italiano, venivano costrette a prostituirsi dietro minacce di violenza.
Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che la testimone chiave ha dichiarato di essere terrorizzata dalle conseguenze della sua testimonianza perché l’uomo la controllava tramite riti vodoo: arrivata in Italia lo scorso marzo (dopo quattro mesi in Libia) con il solito viaggio della speranza, la ventiquattrenne nigeriana aveva raggiunto prima il nord Italia (Milano e poi Bergamo) ed in seguito era sbarcata definitivamente a Cagliari con la promessa di un lavoro e la possibilità di formarsi professionalmente tramite lo studio. La realtà, però , le si è palesata una volta arrivata in Sardegna, il lavoro altro non era che la vendita del proprio corpo e la possibilità di studiare era in realtà una prospettiva totalmente fasulla, così, spinta dalla paura, la ragazza è caduta in un baratro profondo di paura e vergogna da cui è uscita solo grazie all’aiuto delle forze dell’ordine.