Il 15 Luglio si ricorda San Bonaventura da Bagnoregio, cardinale, filosofo e teologo italiano.
Denominato doctor seraphicus è venerato come santo dalle Chiese Cattolica e Anglicana.
Bonaventura nacque a Civita di Bagnoregio, oggi in provincia di Viterbo, tra il 1217 e il 1221 e fu battezzato con il nome di Giovanni Fidanza.
A quattro anni si ammalò gravemente e sua madre lo raccomandò a San Francesco, promettendogli di offrirlo al Signore se lo avesse guarito.
Da giovane compì gli studi teologici alla Sorbona, dove ottenne la cattedra di teologia.
Intanto era entrato nell’ordine dei Frati Minori; fu priore nel convento di San Francesco a Orvieto e per 17 anni Ministro dell’Ordine Francescano.
Quando papa Clemente IV gli offrì l’arcivescovato di York, Fra Bonaventura rifiutò.
Poco dopo Papa Gregorio X lo elesse cardinale, consacrò vescovo di Albano e insieme a San Tommaso d’Aquino, nominò legato pontificio in vista dell’apertura del concilio di Lione.
Ma San Tommaso durante il viaggio morì.
San Bonaventura ebbe modo di intervenire al concilio ma di lì a poco anch’egli, probabilmente a causa di un avvelenamento – così come riferì il suo segretario personale Pellegrino da Bologna -, morì, il 15 Luglio 1274.
La salma del santo fu traslata nel 1434 in una chiesa intitolata a san Francesco, a Lione. La reliquia del suo braccio destro nel 1490 trasportata a Bagnoregio, nella cattedrale di San Nicola, rimasta l’ultima del Santo, le cui spoglie furono disperse dagli Ugonotti nel 1562.
Fu canonizzato il 14 aprile 1482 dal papa francescano Sisto IV e, nel 1588, nominato dottore della Chiesa da un altro papa francescano, Sisto V.
Michela De Minico