17 Luglio 2016: la Chiesa venera Sant’Alessio

Il 17 Luglio si celebra la memoria liturgica di Sant’Alessio mendicante.

Venerato come santo dalla Chiesa Cattolica e dalle Chiese Ortodosse (che lo ricordano il 17 Marzo), Alessio nacque nel IV da una nobile famiglia patrizia, ma rinunciò alla vita mondana preferendo ad essa un’esistenza raminga.

Esistono ben tre leggende circa la vita di questo santo: la leggenda siriaca, la leggenda greca e la leggenda latina, che hanno ispirato poesie e opere teatrali sia in Occidente che in Oriente.

Secondo la leggenda siriaca Alessio era un ricco di Costantinopoli che, la sera prima delle sue nozze, era fuggito per recarsi a Edessa, in Siria, dove si mise a elemosinare davanti all’uscio di una chiesa. Quello che raccoglieva di giorno, di notte lo consegnava ai poveri della città.

Chiamato Mar-Riscia (“uomo di Dio”), qualche giorno prima di morire rivelò la sua identità al sagrestano, che pregò il vescovo di seppellirlo con tutti gli onori cristiani, ma il suo corpo non si trovò.

Secondo le versioni greca e latina Alessio era nato a Roma e dopo, aver mendicato in Siria per 17 anni vi era ritornato, ma il padre non lo riconobbe.

Qui visse per altri 17 anni mendicando sotto una scala dell’Aventino – dove Papa Onorio III nel 1217 gli intitolò la Chiesa di San Bonifacio -, prima di morire il 17 Luglio 412.

La reliquia della sua testa è venerata nel monastero di Santa Laura del Peloponneso.

Michela De Minico