Ci sono voci destinate a rimanere impresse nella memoria collettiva. Come quella di Mukesh Chand Mathur – meglio conosciuto con il semplice nome di Mukesh – il popolarissimo cantante indiano che prestò la voce a noti attori del suo tempo, guadagnandosi il soprannome di “uomo dalla voce d’oro”. Nato a Deli il 22 luglio del 1923, se fosse ancora in vita, Mukesh festeggerebbe oggi il suo 93° compleanno. Google ha deciso di omaggiarlo a modo suo, dedicandogli un doodle che lo ritrae mentre canta sorridente, con un microfono in mano e la scena di un famoso film d’amore indiano a fargli da sfondo.
La sua fama è indissolubilmente legata a quella dell’attore di Bollywood, Raj Kapoor, al quale prestò la voce nelle scene di canto del film “Andaz” del 1949. I due cementarono un connubio talmente stretto che, alla notizia della morte di Mukesh, si racconta che Kapoor scoppiò in un inconsolabile pianto e singhiozzò: “Ho perso la mia voce”. Ma la strada del talentuoso cantante indiano non si definì con chiarezza subito. Anzi: Mukesh fu notato da un attore e lontano parente, Motilal, al matrimonio della sorella, durante il quale diede prova delle sue spiccate capacità vocali. Mosse i primi passi artistici sotto la guida del musicista classico, Pandit Jagannath Prasad, che non lo aiutò a trovare la sua cifra personale. Tant’è che, all’inizio, Mukesh si limitò ad emulare il suo idolo: K.L. Saigal.
A fargli trovare la sua strada fu il regista, Naushad Ali, che gli affidò le canzoni del film “Andaz”, che segnarono una svolta importante nella sua carriera. Mukesh definì, pian piano, il suo stile sul quale riuscì a incardinare una solida carriera. Costellata di importanti riconoscimenti: nel 1974 vinse, infatti, il National Film Award in India come miglior cantante playback maschile, per l’interpretazione di una canzone nel film “Rajnigandha”. E solo due anni dopo, nel 1976, sbancò ai Filmfare Awards, per l’interpretazione di ben 4 canzoni tratte dal film “Kabhie Kabhie”. Morì il 27 agosto del 1976, a causa di un attacco di cuore, a Detroit (negli Stati Uniti) dove si trovava per un concerto. La sua salma fu riportata in India e omaggiata nel corso di una grande cerimonia funebre a cui parteciparono molti attori e personalità dell’industria cinematografica indiana. E ovviamente tantissimi fan, smaniosi di tributare l’ultimo saluto al cantante “dalla voce d’oro”.
Maria Saporito