Strage di Nizza, non fu un momento di follia: attacco meditato da mesi

Subito dopo la strage di Nizza si era diffuso un identikit dell’attentatore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, descritto come una persona depressa e instabile, e quindi la strage che ha fatto 84 morti sarebbe stata la conseguenza di un atto di follia non premeditato. Nulla di meno vero: sono davvero molti gli elementi che, più di una settimana dopo la mattanza, emergono facendo comprendere che non si è trattato di un semplice raptus.

attaccoMessaggi, complici, un piano folle e crudele studiato nei particolari. E riuscito, purtroppo.
I cinque arrestati, secondo il procuratore anti terrorismo parigino, Molins, sono “coinvolti nella preparazione” della strage, preparata con mesi di anticipo. Uno dei sospettati aveva addirittura ripreso con un video la scena del crimine il giorno seguente. Era da mesi che si preparava la strage, il camion era stato noleggiato.

Scandaloso come il camion sia stato fatto passare nonostante l’allarme terrorismo lanciato dall’intelligence: e anche come a sbarrare la strada della Promenade ci fosse solamente un’auto della polizia. Al momento dell’attacco, secondo testimoni citati da Liberation, non vi erano agenti nel luogo della strage. Un attacco quindi premeditato, che però ha funzionato anche per la carenza della sicurezza. E 84 persone hanno pagato con la vita tutto questo.

Mariagrazia Roversi