Smaltita meno spazzatura rispetto a quanto stabilito dalla legge e dal contratto di servizio. A Roma il caos rifiuti finisce anche in tribunale: la procura capitolina ha infatti messo sotto inchiesta due impianti per lo smaltimento dei rifiuti della municipalizzata AMA.
I due impianti sono quelli di trattamento meccanico biologico Ama di Rocca Cencia e di via Salaria.
Il reato su cui stanno indagando gli inquirenti è quello di truffa nei confronti di funzionari dell’azienda iscritti nel registro dalla procura. Non è ancora chiaro se lo scarso smaltimento dei rifiuti rispetto a quanto previsto dalla legge e dal contratto di servizio sia avvenuto con la complicità o con la superficialità dei vertici dell’azienda.
Intanto, i carabinieri del Noe hanno posto sotto sequestro il faldone di documenti che ricostruisce il meccanismo con cui a Roma si sarebbe riciclato denaro sporco attraverso il business dei rifiuti. Nel mirino dei pm è finito il 90enne Manlio Cerroni, volto noto negli affari romani relativi alla nettezza urbana, già finito sotto processo per inquinamento ambientale abuso d’ufficio. A Cerroni sono contestati i reati di associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti.
“Stiamo scontando l’effetto di una politica disastrosa fatta negli ultimi 20 anni sui rifiuti – ha detto la neo sindaca di Roma, Virginia Raggi – Non sono preoccupata. Sapevamo che ci avrebbero attaccato”.