E’ morta a soli 59 anni, a Brescia, il soprano Daniela Dessì, stroncata da una malattia fulminea. Ad annunciare la dipartita dell’artista, il tenore Fabio Armiliato, compagno della Dessì da 16 anni, che ha dichiarato all’Ansa: “Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi. Se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni“.
Daniela Dessì, nata a Genova ma da tempo residente sul lago di Garda (dopo aver studiato tra Parma e Siena), aveva comunicato su Facebook circa un mese fa che avrebbe dovuto annullare tutte le esibizioni previste per l’estate a cause di problemi di salute, annunciando un grande spettacolo in autunno (“il giorno 8 ottobre per un grande concerto sacro alla Basilica di Loreto”). Purtroppo però una repentina malattia l’ha uccisa: ricorderemo la Dessì come una grande artista, interprete delle eroine verdiane e pucciniane, andata in scena nei più grandi teatri del Pianeta, diretta dai più autorevoli direttori d’orchestra e dai più grandi registi della storia (da Ettore Scola a Giorgio Strehler, solo per citare due nomi).
La Scala di Milano ha diramato una nota per ricordare la Dessì, che debuttò nel teatro meneghino ormai 34 anni fa (nel 1982): “Daniela Dessì ha presentato un vasto repertorio che, seguendo la naturale evoluzione della sua voce, ha spaziato da Rossini e Mozart a Verdi, Puccini e al Verismo, forte di una tecnica solidissima che insieme al forte temperamento e ad una rara sensibilità interpretativa l’ha collocata tra le figure di spicco del panorama operistico internazionale”.
Panorama operistico che subisce una gravissima perdita. Una perdita che ha colpito anche moltissimi semplici appassionati, che hanno inondato le pagine dedicate all’artista di commossi ricordi.