Sarebbe stato ucciso nel corso di un bombardamento della coalizione il portavoce ufficiale dello Stato Islamico, Abu Muhammad Al Adnani (ma il suo vero nome era Taha Sobhi Falaha). La sua uccisione sarebbe avvenuta ad Aleppo, e la conferma arriva anche dal sito ufficiale di comunicazione e propaganda del Califfato, l’agenzia Amaq.
Al Adnani era considerato uno dei più pericolosi terroristi dell’ISIS: aveva sempre incitato i lupi solitari a capire in occidente e ad ucciderli con ogni mezzo. Nel settembre 2014 aveva invocato degli attacchi contro “l’odiosa Francia”. Il terrorista si era arruolato nel Califfato dopo essere uscito di prigione, ed era andato in Siria. Considerato da sempre come il braccio destro del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi (del quale non si ode alcun messaggio da tempo), nel 2014 Al Adnani annunciò che l’ISIS era diventato un esercito autonomo rispetto ad Al Qaeda.
La sua volontà era quella di attirare estremisti islamici da tutto il mondo e di creare uno Stato Islamico. L’uomo aveva anche creato un servizio di intelligente dello Stato Islamico che coordinava la jihad anche in Europa e negli Usa e che avrebbe ordinato decine di attacchi in tutto il mondo, inclusi quelli a Bruxelles e la strage di Parigi.
Mariagrazia Roversi