Non cessa la violenza terroristica in Pakistan, dove almeno 12 persone sono morte, e 52 sono rimaste ferite, a causa dell’esplosione di almeno due bombe nel tribunale di Mardan.
Il tribunale si trova nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan. Tra le 12 vittime (il bilancio è provvisorio) vi sarebbero, secondo quanto riferito dai soccorritori, sia poliziotti che civili ed avvocati.
Il Ministro della Salute e delle comunicazioni, Shaukat Yousafzai, ha confermato che almeno “dodici persone sono morte”. Una prima ricostruzione dei fatti è la seguente: l’attentatore ha scagliato una granata in mezzo alla folla e quindi si è fatto esplodere nel flusso di gente che si trovava davanti al tribunale, come ha sostenuto il capo della Polizia locale, Faisal Shehzad. Si tratta probabilmente dell’ennesimo attacco dei talebani. Anche se l’attacco non è stato ancora rivendicato, il modus operandi è quello tipico del terrorismo dei talebani.
Prima del drammatico attentato terroristico, l’esercito del Pakistan era riuscito fortunatamente a sventare un attacco terroristico contro i cristiani. Dei talebani, secondo le informazioni derivate dalle fonti locali, avrebbero organizzato un attacco terroristico contro la comunità cristiana situata alla periferia di Peshawar ma sono stati preceduti dall’esercito che lo ha fatto fallire. Quattro terroristi sono stati uccisi dalle forze dell’esercito.
Mariagrazia Roversi