La boxe è uno sport tradizionale che incolla gli spettatori allo schermo per la sua violenta competizione, i pugili, spesso, superano i loro limiti fisici trascinati dalla voglia di rimanere in piedi e chiudere l’incontro, sottovalutando i colpi ricevuti e questo può essere fatale come nel caso del 25 enne Mike Towel, morto proprio in seguito ad un k.o. tecnico.
Towel pugile britannico appartenente alla categoria welter, si era battuto giovedì sera contro il gallese Dale Evans per il titolo britannico, durante l’incontro era finito al tappeto per ben due volte (alla prima ed alla quinta ripresa) rimanendo gravemente ferito: dopo il primo atterramento (nel primo round) il pugile britannico si era rialzato in tempo ed era rientrato sul ring voglioso di riscatto, nei successivi quattro round, però, Evans gli è stato superiore ed ha continuato a colpirlo fino a farlo cadere nuovamente a tappeto, questa volta l’arbitro, Victor Loughlin, ha sospeso l’incontro dando la vittoria per k.o. tecnico al pugile gallese. Towel non è stato in grado di rialzarsi ed è stato portato in barella al Queen Elizabeth University Hospital, dopo ventiquattro ore di degenza, lo sfortunato pugile ha lottato finché ha potuto ma è morto nella notte per emorragia cerebrale.
Mike Towel era arrivato a contendersi il titolo britannico dopo una serie di 11 vittorie consecutive ed un pareggio, giovedì doveva rappresentare la svolta ma le continue sollecitazioni al cranio, nelle scorse settimane si era lamentato di continue emicranee causate, secondo lui, dallo stress per l’imminente incontro per il titolo, ma dopo l’ultimo incontro le botte ricevute hanno acuito il problema causandone la morte. L’annuncio è stato dato dalla fidanzata, Chloe Ross, che sui social scrive: “Michael ha avuto una grave emorragia e un edema cerebrale. Dopo essere stato staccato dalle macchine ha resistito dodici ore”.