Prosegue in maniera capillare il lavoro del Ministero dell’Interno per scovare ed espellere soggetti che mostrerebbero simpatie per lo Stato Islamico e per i gruppi terroristici.
Altri cinque individui, di nazionalità macedone, sono stati cacciati dal nostro Paese dopo aver postato molti video e documenti su Facebook a sostegno della causa jihadista. A riferirlo è lo stesso Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
“In esecuzione di un mio decreto sono stati espulsi, per motivi di sicurezza nazionale – ha riferito Alfano – cinque cittadini macedoni che risiedevano a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia”.
“Le attività investigative – continua il ministro -hanno documentato l’odio ideologico e religioso che accomunava questi stranieri, nonché il padre dei due fratelli, di 52 anni, e la moglie 32enne di uno di loro. Tutti fanatici seguaci dell’autoproclamato Califfato, che più volte avevano parlato con disprezzo dell’imam e della comunità islamica locale perché ritenuti “moderati” e aperti agli influssi occidentali”.
I soggetti tenuti sotto controllo, come spiegato dal Ministro dell’Interno, avevano esultato per gli attacchi terroristici messi a segno dai jihadisti in Europa, “e avevano sempre giustificato le azioni dei miliziani dello Stato Islamico, anche le più crudeli, come le torture e le esecuzioni dei prigionieri”.
Dal gennaio 2015 sono state espulse dall’Italia 121 persone legate all’estremismo islamico.