Giallo a Villacidro (paesino di 14 mila abitanti in provincia di Sud Sardegna): stamane un giovane di nazionalità ucraina ha chiamato il 118, una sua amica non respirava più dopo aver passato la notte a casa sua, i soccorsi arrivano dopo pochi minuti ma possono solamente constatare il decesso.
La ragazza in questione si chiamava Chiara Zedda, 23 enne figlia del sindaco di Montresta (paesino in provincia di Oristano), i due si erano ritirati a Villacidro la sera prima dopo aver terminato il servizio ad una struttura turistica per fine contratto stagionale. Dalle prime dichiarazioni risulta che i due colleghi si siano coricati in due stanze diverse e che durante la notte per cause ancora da accertare la ragazza abbia smesso di respirare.
A decesso costatato è arrivata la polizia accompagnata dal medico legale, da una prima analisi non sono stati riscontrati segni di violenza particolari, viene, dunque, da subito esclusa un aggressione da parte del giovane ucraino. Entro sta sera i risultati dell’autopsia chiariranno le cause del decesso che si suppone sia stato causato da un overdose di droga o di farmaci (non essendoci segni sulle braccia può essere esclusa l’eroina), da capire però le motivazioni che hanno spinto la giovane sarda ad eccedere con l’assunzione di determinate sostanze.