“Sono sempre stato un uomo libero, da uomo libero non posso che uscire da questo Movimento 5 Stelle, da quello che è diventato oggi e che non è più quello che era quando è nato”. Parole durissime, che risuonano come un boato, quelle pronunciate dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, da tempo ormai in rotta di collisione con i vertici del M5S.
“Da quelli che volevano aprire il Parlamento, da quelli che volevano le telecamere dentro le aule, siamo diventati quelli delle stanze chiuse – ha aggiunto il primo cittadino – Non sono cambiato io, o i nostri ideali, è cambiato il M5s. E’ mancata la coscienza critica, l’ho esercitata solo io, e quindi vengo visto come disturbatore. In tante parti d’Italia siamo stati consumati da arrivisti ignoranti che non sanno cosa vuol dire amministrare – tuona Pizzarotti – vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare”.
Da oltre 4 mesi Pizzarotti è sospeso dal Movimento 5 Stelle: i vertici gli contestano di non aver comunicato tempestivamente di essere indagato per una questione legata al teatro della città. Inchiesta che successivamente è stata archiviata. Pizzarotti smentisce anche eventuali approdi nel PD, e fa riferimento anche alla nomina di Mazzillo, il nuovo assessore al bilancio della giunta Raggi: “Se avessi nominato io uno con la tessera del Pd o un ex impiegato di Iren, non so cosa sarebbe successo. Noi siamo stati crocifissi per molto meno”.