Rifiuti: 300 cestini intelligenti a Milano dal 2017

abbandono-rifiuti-a-milanoRivoluzione per le strade di Milano: nel capoluogo lombardo arrivano i cestini intelligenti per gettare i rifiuti. Sono infatti dotati di un particolare dispositivo che segnala quando sono pieni o sono stati ostruiti: sono ben 300 i contenitori stradali per i rifiuti che verranno posizionati per le vie della città nel 2017, ma il progetto è sulla lunga distanza con l’obiettivo di superare le 15mila unità entro il 2018. Una rivoluzione tecnologica davvero importante, che consentirà di migliorare l’utilizzo dei cestini stradali e di contrastare il fenomeno, tristemente in aumento, del conferimento al loro interno dei rifiuti domestici. Il brevetto è frutto del lavoro di collaborazione tra Amsa e Cefriel, con una procedura informatizzata molto particolare: i dati raccolti da ogni singolo cestino vengono inviati alla sala operativa centrale della società (che fa parte del gruppo A2A); in questo modo gli operai possono intervenire in breve tempo, creando inoltre dei planning di lavoro diversificato, in base a frequenze ed orari di utilizzo dei contenitori nella diverse strade della città lombarda.

Uno sguardo al futuro che tiene conto di una crescita, nel 2016, del conferimento di rifiuti nei cestini stradali, pari all’8% con 30.700 tonnellate di rifiuti raccolte  nel 2015 dalle squadre che quotidianamente si ocupano di svuotare i contenitori dell’immondizia (ben 24.800 tonnellate nei soli primi nove mesi dell’anno in corso). Crescono anche le segnalazioni dei cittadini relative ai cestini pieni ed inutilizzabili, con una media di 30 contatti a settimana e 1600 già ricevute nel 2016. Nel frattempo è stata lanciata una campagna di comunicazione, di concerto tra comune ed Ansa, per sensibilizzare la cittadinanza in merito ad un utilizzo consapevole e corretto dei cestini stradali tradizionali, cercando di ridurre i depositi di interi sacchhetti della spazzatura che vanno a danneggiare anche la raccolta differenziata, oltre ad ostruire i cestini favorendo l’abbandono dei rifiuti accanto ai contenitori.

Daniele Orlandi