Ancora una volta un attacco di matrice palestinese nella città sacra di Israele, Gerusalemme. Le prime informazioni sull’attentato parlano di un assalitore in auto, che avrebbe sparato diversi colpi di armi da fuoco contro una fermata della metro, e poi contro un’auto che si trovava ad un incrocio. Infine, l’aggressore ha attaccato anche la polizia nel rione di Sheikh Jarah, nella zona orientale della città. L’assalitore era un palestinese di 39 anni che abitava nel quartiere di Silwan, nella zona dell’attacco, ed è stato ucciso dalla polizia.
L’uomo avrebbe dovuto iniziare oggi una reclusione di quattro mesi, inflittogli dopo che aveva condiviso su Facebook dei messaggi violenti che inneggiavano alla lotta armata contro lo Stato Israeliano. La polizia ha chiesto di non diffondere la sua identità. L’uomo era anche militante di Morabitun, un movimento di attivisti islamici che è fuori legge in Israele.
Due i morti in seguito alla sparatoria, sarebbero un uomo ed una donna anziana che si trovavano sulla metropolitana. Diverse le persone rimaste ferite, alcune in modo grave. L’attacco è stato anche rivendicato da Hamas, che non ha perso occasione per chiosare riguardo ai “crimini di Israele” che sarebbero alla base dell’attentato, ed ha anche esultato, come ha fatto un opinionista del giornale Hamas Falastin.