“Moduli discriminatori” nelle scuole, la GB chiede scusa. Ma qual è la verità?

Il Foreign Office del Regno Unito si è ufficialmente scusato con l’Italia per il questionario nelle scuole che ha suscitato un grande scalpore in queste ultime ore. Il fatto è il seguente: è stato distribuito un questionario nel quale le famiglie dovevano barrare se fossero italiani, ovvero “italiani-siciliani” o “italiani-napoletani”. Il perché del modulo, probabilmente, era insito nella necessità di adottare delle strategie di insegnamento linguistico differente.

questionariTuttavia il questionario ha scatenato una vera e propria odissea, per la quale immediatamente il Foreign Office ha presentato delle scuse ed ha assicurato un “intervento perché vengano subito rimosse queste categorizzazioni non giustificate e non giustificabili” ma anche spiegato che questi questionari “peraltro non avevano alcuna volontà discriminatoria”.

Il Ministero dell’istruzione britannica, in una nota inviata all’ambasciata del Regno Unito che si trova a Roma, ha spiegato che “Da oggi tutti gli allievi di madrelingua italiana saranno classificati sotto un unico codice”.
Come il Foreign Office ha spiegato, il perché della distribuzione dei questionari è il seguente: la classificazione mirava “all’accertamento di qualche ulteriore difficoltà linguistica per i bambini da inserire nel sistema scolastico inglese e gallese”. Ma evidentemente l’iniziativa non è piaciuta. I questionari sono stati tutti ritirati ed a breve arriveranno le scuse formali.