L’omicidio di Giulia Ballestri, ex moglie di Matteo Cagnoni, famoso dermatologo, trovata uccisa a bastonate la mattina del 16 settembre 2016, è forse ancora lungi dall’essere risolto. La donna, 39 anni, è stata uccisa in una casa di proprietà della coppia. Tuttavia l’uomo, fuggito dopo l’omicidio assieme ai figli, ha rigettato tutte le accuse fin dal primo momento.
Adesso, però, spuntano delle nuove tracce che potrebbero cambiare il quadro della situazione ed introdurre elementi di prova a carico del marito della donna. Sono state isolate tre impronte digitali in tre luoghi diversi della villetta, tutte e tre intrise nel sangue. Si tratta di una traccia di fondamentale importanza, che potrebbe divenire la prova regina, in quanto sembra proprio che le impronte appartengano a Cagnoni, unico indiziato per il delitto.
Per poter confermare questi sospetti, però, occorrerà logicamente la perizia che confronterà le impronte del marito della donna con quelle ritrovate nella casa. Finora però la compatibilità delle impronte a quelle di Cagnoni appare molto alta, in quanto la compatibilità sarebbe superiore alla soglia di corrispondenza che la legge fissa (16-17 elementi comuni). Potrebbe essere questa la prova che inchioderà definitivamente l’assassino di Giulia Ballestri e che porterà finalmente alla risoluzione del tragico caso.