Continua la corsa alle presidenziali americane ed alla scoperta dei misfatti dei due candidanti, oggi in un articolo pubblicato dal ‘New York Times‘ sono state condivise le testimonianze di due donne che affermano di essere state molestate dal tycoon: la prima, Jessica Leeds, donna di settantaquattro anni che riferisce di un episodio del 1980 e la seconda, Rachel Crooks, receptionist che sarebbe stata molestata in un ascensore nel 2005, quando aveva 22 anni.
Qualche giorno fa vi avevamo parlato della registrazione in cui Donald Trump sosteneva di poter fare ciò che vuole con le donne grazie al suo denaro ed alla sua fama, la dichiarazione, presa da un intervista radiofonica del 2005, aveva suscitato non poche polemiche e durante il secondo confronto con Hillary Clinton il magnate si era visto costretto a smentire quelle parole. La smentita, però, non è piaciuta a queste due donne che vogliose di ribadire la vera natura del candidato Repubblicano si sono fatte avanti rilasciando la propria esperienza al quotidiano americano.
L’episodio del 1980 si è verificato su un volo di linea, Jessica, che allora aveva 38 anni, si siede in prima classe accanto ad un giovane, i due iniziano a parlare della loro vita ed a conoscersi. Passano 45 minuti e la donna si accorge che il bracciolo tra i due sedili è stato sollevato, poco dopo sente la mano del giovane Donald toccarle il seno e provare a scendere sotto la gonna, stizzita dal vergognoso comportamento Jessica si è alzata chiedendo un cambio di posto.
Nel 2005 il secondo episodio, la giovane Rachel lavora come receptionist per la Bayrock Group (società immobiliare allocata all’interno della Trump Tower), un giorno in ascensore incontra il proprietario del palazzo, lui si presenta, le tende la mano, poi la spinge verso di se e la bacia prima sulle guance e poi sulla bocca. La ragazza sconcertata da quanto accaduto è tornata a lavoro non sapendo come reagire.
Le due donne non hanno mai denunciato i due episodi ed il fatto che queste testimonianze siano uscite solamente a ridosso delle votazioni, potrebbe far pensare che si tratti di una mossa politica, così ha commentato le accuse il portavoce di Trump: “L’intero articolo del New York Times è pura fiction, è una costruzione per affossare la candidatura di Donald Trump”, quale sarà la verità?