15 Ottobre 2016: si venera Santa Teresa d’Ávila

Il 15 Ottobre si celebra la memoria liturgica di Santa Teresa di Gesù (d’Ávila), Vergine e Dottore della Chiesa.

Venerata come santa dalle Chiese Cattolica e Anglicana, Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada nacque ad Ávila, in Spagna, il 28 Marzo 1515.

Alla morte di sua madre fu mandata a studiare presso il monastero delle agostiniane di Nostra Signora delle Grazie, ma si ammalò e dovette fare rientro alla casa paterna, ove rimase per tre anni.

Fu questo il periodo che vide insorgere in Teresa una profonda crisi esistenziale, durante la quale si risolse a entrare nel monastero delle carmelitane dell’Incarnazione di Ávila.

A tale scopo fuggì di casa insieme al fratello Antonio, poiché il padre non vedeva di buon occhio questa scelta.

Nel 1537 fu colpita da una serie di gravi malori fisici cosicché fu ricondotta presso la casa paterna e, avendo i medici giudicato il caso di Teresa come disperato, le sue consorelle si affrettarono a predisporne le esequie.

Restò a casa del padre fino alla morte del genitore, quando la colse una sorta di “seconda conversione”.

Accusata di possessione diabolica fu l’incontro col francescano Pietro d’Alcàntara a fugare i dubbi di lei e dei suoi accusatori.

In virtù di una riforma dell’ordine carmelitano in gran segreto fondò, nella sua città natale, il primo monastero riformato. Nacque così l’Ordine delle Carmelitane Scalze; ma Teresa incontrò l’ostilità dei cittadini di Ávila e persino delle consorelle dell’Incarnazione.

Nel 1563, placatesi tutte le controversie, poté trasferirsi presso il nuovo monastero di San José.

In quegli anni redasse la costituzione dell’ordine e completò la sua autobiografia e altri scritti.

Dopodiché cominciò la fondazione di numerosi conventi in tutta la Spagna; a Pastrana, insieme agli eremiti italiani Mariano de Azaro e Giovanni Narducci fondò un monastero di carmelitani scalzi.

Nominata priora del convento delle carmelitane dell’Incarnazione, Teresa incontrò l’opposizione della maggioranza delle sue consorelle.

Rientrata a Pastrana, a causa degli intrighi della principessa d’Eboli Ana de Mendoza – che alla morte del marito volle entrare nel convento aprendo la clausura -, Teresa fu costretta a fuggire e rifugiarsi a Toledo, dove intanto imperversavano le lotte tra i carmelitani della prima riforma, i cosiddetti “calzati” e quelli introdotti da Teresa.

Quattro anni dopo, stanca e ammalata, Teresa riprese la fondazione di conventi anche oltre i confini della Spagna,  giungendo fino a Lisbona, in Portogallo.

Poco tempo dopo, nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 1582, mentre si recava al monastero di Alba de Tormes, la mistica ascese al cielo.

A nove mesi dalla sua morte il corpo della santa fu privato di alcune sue parti: il piede destro e una parte della mascella si trovano a Roma, la mano sinistra a Lisbona, quella destra a Ronda (Spagna).

Il corpo, da cui è stato estratto il cuore, è conservato sull’altare maggiore della chiesa dell’Annunciazione di Alba de Tormes.

L’organo è conservato in una teca donde è possibile osservarne le ferite.

La salma fu sottoposta ad autopsia e nel cuore furono osservate le cinque ferite che ella descriveva durante le sue crisi mistiche – di cui una di dimensioni superiori ai 5 centimetri -, attribuite secondo la Chiesa al fenomeno della transverberazione.

Fu canonizzata il 12 marzo 1622 da Papa Gregorio XV.

 

Michela De Minico