Sta già creando polemiche il servizio che dovrebbe andare in onda questa sera nella puntata di Report, il programma di Rai Tre condotto, per l’ultima volta, da Milena Gabanelli.
Al centro dell’inchiesta giornalistica, infatti, figura Alessandro Alfano, fratello del ben più noto ministro dell’Interno, il quale pare aver avuto una folgorante carriere che lo ha visto diventare, in poco tempo, segretario generale della Camera di Commercio di Trapani e poi punta di spicco del Cda di Poste Italiane.
Ed è proprio su quest’ultimo ruolo, che ricopre tutt’ora, che si è concentrata la troupe di Report. Secondo il servizio firmato dal giornalista Giorgio Mottola, Alfano jr si sarebbe fatto costruire un bagno personale all’interno del suo ufficio che è costato all’azienda qualcosa come 5.900 euro essendo stato inserito all’interno del progetto di adeguamento della sede di Poste Italiane “Sud 2” nella quale lavora come dirigente responsabile.
L’interessato ha già inoltrato una lettera di diffida alla Rai cercando di bloccare la messa in onda del servizio, eppure l’interesse per la questione è tanto, anche perchè Alessandro Alfano era già finito a collimare con un’inchiesta della procura di Roma che portò all’arresto di Raffaele Pizza e del commercialista Alberto Orsini per associazione a delinquere. In quel contesto emergeva come Pizza avesse facilitato l’assunzione di Alfano jr presso una società del Gruppo Poste: “«Lui come massimo (di stipendio, ndr) poteva avere 170.000 euro… io gli ho fatto avere 160.000. – ricordava Pizza parlando con Davide Talesco, collaboratore del ministro dell’Interno- Tant’è che Sarmi stesso gliel’ha detto ad Angelino: io ho tolto 10.000 euro d’accordo con Lino (soprannome di Pizza, ndr), per poi evitare…però il motivo che non arriviamo a 170 è per evitare che poi dice cazzo te danno fino all’ultima lira. Diecimila euro magari te li recuperi diversamente».
Nel frattempo, anche Poste Italiane ha deciso di fare luce sulla questione. Si vedrà questa sera quale delle due parti in campo avrà ragione di ritenersi danneggiata.
G.c.