Dopo la condanna a trent’anni di carcere per l’omicidio del piccolo Loris da parte del gup di Ragusa, arrivano le reazioni dei famigliari di Veronica Panarello, la madre colpevole di avere ucciso il figlio, destinata a passare una vita in carcere.
Il padre di Veronica, Francesco Panarello, continua a credere nell’innocenza della famiglia (proclamata dalla stessa donna una volta comunicata la sentenza): “Veronica come sempre ha detto la verità, ma come sempre non le credono. Ma noi non ci arrendiamo. Io ho una grande voglia di combattere e non lascerò mai da sola mia figlia fino a che avrò vita”.
Il signor Panarello ha quindi proseguito, dando maggiori dettagli sulle strategie venture: “Ho apprezzato molto e condiviso il grande lavoro professionale e il massimo impegno dell’avvocato Francesco Villardita nel difendere Veronica. Ha preannunciato ricorso e lo faremo, troveremo finalmente un giudice che le crederà e le darà ragione. Noi non ci fermiamo: l’avvocato va avanti e io gli sto sempre dietro”.
Andrea Stival, suocero di Veronica Panarello – accusato dalla donna di avere una relazione con lei e che sia stato questo il movente dell’infame omicidio – ha dal canto suo espresso una moderata soddisfazione per la sentenza, nella speranza di tornare ad una quotidianità serena: “Voglio tornare alla normalità, alla quotidianità di sempre: per me parla la sentenz. Resta la sentenza e restano le bugie della Panarello sulle quali ha fatto giustizia il gup. Adesso voglio solo tornare a vivere una vita quotidiana e tranquilla e pensare alla famiglia”.