Sanzione da 200.000 euro “per l’attivazione senza esplicito consenso dell’opzione di soccorso stradale su tutta la rete viaria”: con questo ‘escamotage’ Telepass aveva tentato di raddoppiare il canone dell’Opzione Premium senza aver dato la possibilità ai clienti di prendere le necessarie contromisure. Manovra che ha reso necessario l’intervento dell’Antitrust, che ha provveduto a multare Telepass accogliendo così le proteste delle associazioni dei consumatori.
Con l’estensione del servizio Premium all’intera rete viaria, gli automobilisti potevano senza dubbio godere di una copertura più ampia, ma a un costo raddoppiato: da 0,78 a 1,5 euro al mese. Il tutto senza dare la possibilità al cliente di ragionare sul da farsi: nelle e-mail di annuncio del cambio di tariffa, infatti, si prospettava l’adesione tacita del cliente in caso di mancata risposta entro 60 giorni dal suo ricevimento.
La scarsissima chiarezza nella comunicazione ha fatto sollevare molte polemiche e contestazioni da parte degli utenti, che hanno manifestato la volontà di restare clienti del servizio, senza però estendere l’assistenza a tutta la rete viaria e quindi subire un rincaro della tariffa. L’Antitrust ha accolto pienamente le istanze portate avanti dalle associazioni dei consumatori: “Telepass non è risultata rispettosa dei canoni di diligenza esigibili da un operatore di tale levatura, ed è stata in grado di condizionare indebitamente le scelte economiche dei consumatori“. Da qui la multa di 200.000 euro.