E’ stato arrestato dalla polizia di Londra mentre si trovava nel suo appartamento, Stefano Brizzi, l’italiano finito al centro di un’orribile vicenda fatta di sesso, droghe ed omicidi.
Gli agenti che sono entrati in casa dell’uomo si sono trovati davanti ad una scena macabra e surreale: nel salotto, infatti, era presente una grande bacinella ripiena di un liquido “blu-verde”, un acido industriale che Brizzi si era procurato al fine di scioglierci dentro quello che era stato il suo ultimo compagno di festini a base di Mdma (una droga sintetica a base di meta-anfetamine) ed orge omosessuali. Come nella serie televisiva”Breaking Bad”, nella quale i due protagonisti tentano di disfarsi di un cadavere sciogliendolo nell’acido, l’omicida ha prima fatto a pezzi la sua vittima e poi ha portato a compimento parte del suo piano mostruoso.
Interrogato dagli inquirenti, Brizzi ha raccontato di aver conosciuto l’uomo su un sito di incontri gay, ma di esserne rimasto molto deluso perché, incontrandolo, l’aveva trovavo “grasso e brutto”. Dopo aver, però, partecipato con lui ad un’orgia a base di Mdma, Brizzi ha deciso di ucciderlo e di farlo a pezzi. Si nutrono forti sospetti che parti dell’uomo possano essere state mangiate dallo stesso omicida mentre altre sono state sicuramente gettate nel Tamigi. “Provengo da una famiglia cattolica- si è giustificato il killer- quando ho scoperto di essere gay ho capito di essere un agente di Satana. Amo i cristalli di meta-anfetamina e volevo incontrare qualcuno con cui parlare di Satana”.
I giurati, riuniti all’Old Bailey (l’Alta corte criminale di Londra) hanno visionato anche le immagini riprese dal una telecamera a circuito chiuso nelle quali compare Brizzi intento ad acquistare una grande bacinella di plastica, presumibilmente quella nella quale tenterà di disfarsi del corpo martoriato della sua vittima. Nonostante l’atrocità del delitto, l’autore non si è dichiarato colpevole.
G.c.