Due pagine piene zeppe di insulti ed offese lanciate dal (possibile) prossimo presidente degli Stati Uniti. Ecco l’ultima mossa della stampa americana per intaccare la credibilità, invero già molto bassa, del candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump.
Nell’elenco figurano Hillary Clinto, Barak Obama, ma anche donne, disabili, messicani, musulmani, alcuni sindaci e rispettabilissimi senatori.Ogni improperio è correlato di relativo link tramite il quale è possibile risalite al tweet originale. Una mossa che imbarazza non poco l’establishment repubblicano, sempre più indeciso su come proseguire la campagna elettorale di un candidato così poco ortodosso alle tradizioni di partito.
E così, entrambi i candidati preparano le successive mosse. Mentre la Clinton lascia che sia l’attuale presidente a tesserne le lodi: ““Non ci basta che Hillary vinca, ma dobbiamo fare in modo che vinca alla grande, per mandare un chiaro messaggio su chi siamo come popolo. Vogliamo una grande vittoria. Non ci accontentiamo di farcela per il rotto della cuffia, particolarmente quando l’altro tizio ha già iniziato a fare la lagna su come la partita sia stata truccata” ha detto Obama davanti ad una platea di 350 finanziatori della campagna democratica in California, anche Trump continua a muovere le sue pedine. Il repubblicano ha infatti lanciato un programma serale su Facebook live che durerà fino all’election day. Si tratta di uno show della durata di mezz’ora, in onda dalle 18:30 alle 19. Proprio l’ora in cui, solitamente, iniziano i comizi dei repubblicani.
G.c.