Terzo Valico, ‘escort’ per aggiudicarsi gli appalti: 14 arrestati

terzovalicoSono 14 le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Guardia di Finanza in merito ai lavori per la costruzione del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano.

I reati contestati a vario titolo agli indagati – tutti imprenditori e dirigenti – sono corruzione, concussione e turbativa d’asta.

L’indagine portata avanti dai carabinieri è uno stralcio della maxi inchiesta su Mafia Capitale e riguarderebbe in particolare quattro soggetti che rappresenterebbero fisicamente il legame tra l’inchiesta dei carabinieri di Roma e quella della Guardia di Finanza di Genova.

Quattro dei 14 arrestati, infatti, avrebbero avuto a che fare con i lavori del Tav ligure. 

Le 14 ordinanze di custodia cautelare riguardano Michele Longo ed Ettore Pagani, presidente e vicepresidente di Cociv; Pietro Paolo Marcheselli, ex presidente di Cociv; Maurizio Dionisi, imprenditore; Antonio e Giovanni Giugliano, imprenditori; Giuseppe Pretellese, tecnico che lavora nella impresa di Giugliano; Andrea Ottolin, funzionario Cociv; Giuliano Lorenzi, dipendente Cociv; Antonio Parri, dipendente Cociv; Giulio Frulloni; Marciano Ricci, imprenditore; Giampiero De Michelis, ingegnere; Domenico Gallo, imprenditore.

Dulcis in fundo, è emerso che gli imprenditori non utilizzavano soltanto tangenti per aggiudicarsi gli appalti, ma sul piatto venivano messe anche delle ‘escort’: un sistema che ormai funzionava alla perfezione da circa un anno e mezzo, come evidenziato dalla Procura di Genova.