Non esiste ancora nessun paziente zero nella storia dell’epidemia di AIDS. La ricerca coordinata da Michael Worobey, dell’Università Arizona di Tucson, pubblicata su Nature, non solo riscrive la storia del virus ma scagiona definitivamente – dopo 30 anni – lo steward dell’Air Canada, Gaetan Dugas, additato come il primo responsabile della diffusione del virus Hiv negli Stati Uniti.
Dugas fu ‘incriminato’ da uno studio pubblicato su The American Journal of Medicine nel 1984, dove venivano ricostruiti i rapporti sessuali di cinquanta tra i primi infettati. Ne venne fuori che 40 dei 248 infettati nel 1983 avevano avuto rapporti con lo steward biondo. Dugas morì a 31 anni il 30 marzo del 1984 a causa del “cancro dei gay”, come veniva allora definito il virus dell’AIDS e come lo chiamava lui stesso. Nonostante non ci fosse lo straccio di una prova, Dugas divenne per tutti “il paziente zero”.
Invece, la ricerca odierna stabilisce che il virus è stato portato a New York dai Caraibi all’inizio degli anni ’70, e poi da lì si sarebbe diffuso nel Nord America. Grazie all’analisi di oltre 2.000 campioni biologici raccolti negli Stati Uniti fra il 1978 e il 1979, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che il virus aveva subito ‘mutazioni’ e che probabilmente derivava da un ceppo che in passato aveva causato un’epidemia nei Caraibi e ad Haiti. Il materiale genetico del virus HIV di Dugas è situato più o meno a metà dell’albero genealogico ricostruito dai ricercatori: pertanto il vero ‘paziente zero’ è tuttora sconosciuto.